Reality Blue (di Stella Jang)

 Il brano "Reality Blue" di Stella Jang è stato pubblicato il 7 aprile 2020 come parte del suo album STELLA I.

Per quanto riguarda Stella Jang, il suo vero nome è Jang Seong-eun (장성은), ed è una cantautrice sudcoreana. È nata il 18 novembre 1991. Ha vissuto in Francia a partire dall'età di 12 anni e si è laureata in ingegneria agraria prima di iniziare la sua carriera musicale nel 2014. È conosciuta per il suo stile musicale che unisce elementi di jazz, R&B e indie pop. Parla sei lingue, tra cui coreano e francese, fluentemente.


https://www.youtube.com/watch?v=dW6kHkbotLg 

"Reality Blue" di Stella Jang parla della disillusione che si prova quando si cerca di sfuggire ai propri problemi viaggiando o cambiando ambiente. La protagonista parte con la speranza che un nuovo luogo possa guarire le sue sofferenze ("먼 곳에 가면 다 괜찮아질 거라고" - "se vado in un posto lontano, tutto andrà bene"), credendo di poter lasciare dietro di sé i ricordi e i dolori.

Tuttavia, al suo ritorno, si rende conto che la sua realtà non è cambiata affatto. Il luogo che l'ha vista partire e che ora la vede tornare è "immutabile" e la sua malinconia (la "reality blue") è ancora lì ad accoglierla. Il viaggio non ha risolto nulla, perché i problemi non erano nel luogo, ma dentro di lei. L'ultima strofa ("괴로운 건 다시 나를 따라와" - "i problemi mi seguono di nuovo") riassume perfettamente questo concetto, sottolineando l'amara verità: non si può scappare da se stessi e dalla propria realtà interiore.


accordi chitarra: https://www.youtube.com/watch?v=-EhR0XjoMo4


1. Traduzione del testo in italiano

Stella Jang - "Reality Blue"

(Verse 1)

이미 알고 있었지 [ˈi.mi ˈal.go ˈis.sʌt.tɕi]

Lo sapevo già

이곳을 벗어나야 해 [ˈi.go.sɯl ˈbʌs.sʌ.na.ya ˈhɛ]

Devo fuggire da questo posto

도망치고 싶었지 [do.maŋ.tɕʰi.go ˈɕip.pʌt.tɕʰi]

Volevo scappare

나는 어디로든 [ˈna.nɯn ˈʌ.di.ro.dɯn]

Ovunque io vada

(Verse 2)

오래도록 참았지 [ˈo.rɛ.do.rog ˈtɕʰa.mat.tɕʰi]

Ho sopportato a lungo

이제는 떠나야만 해 [ˈi.dʑe.nɯn ˈt͈ʌ.na.ya.man ˈhɛ]

Ora devo andarmene

모두 내게 그랬지 [ˈmo.du ˈnɛ.ɡe ˈgɯ.rɛt.tɕʰi]

Tutti mi dicevano

다녀오면 좋아질 거야 [da.ɲʌ.o.myʌn ˈtɕo.wa.dʑil ˈk͈ʌ.ja]

"Andando e tornando, andrà meglio"

(Pre-Chorus)

Oh pretty lie

먼 곳에 가면 [mʌn ˈgo.sɛ ˈga.myʌn]

Se vado in un posto lontano

다 괜찮아질 거라고 [da ˈgwen.tɕʰa.na.dʑil ˈk͈ʌ.ra.go]

"Tutto andrà bene"

괴로운 건 두고 오면 된다고 [gwe.ro.un ˈgɔn du.go ˈo.myʌn ˈdwɛn.da.go]

"Se lasci i problemi, starai bene"

(Chorus)

돌아온 이곳은 [do.ra.on ˈi.go.sɯn]

Questo posto dove sono tornato

날 반기는 reality blue [nal ˈban.gi.nɯn reality blue]

Mi dà il benvenuto in una "reality blue" (realtà triste)

변함없는 공기가 [byʌn.ham.ʌp.snɯn ˈgoŋ.gi.ga]

L'aria immutabile

텅 빈 나를 비웃네 [tʰʌŋ bin ˈna.rɯl ˈbi.ut.nɛ]

Si fa beffe di me, che sono vuota

(Instrumental Break)

(Bridge)

새로운 풍경 새로운 거리 [sɛ.ro.un ˈpʰuŋ.gyʌŋ sɛ.ro.un ˈgʌ.ri]

Nuovi paesaggi, nuove strade

그래 다 정말 좋더라고 [gɯ.rɛ da ˈtɕʌŋ.mal ˈtɕotʰ.tʌ.ra.go]

Sì, era tutto davvero bello

끝나지 않을 달콤한 꿈처럼 [k͈ɯn.na.dʑi ˈan.nɯl ˈdal.kʰom.an ˈk͈um.tɕʰʌ.rʌm]

Come un dolce sogno senza fine

괴로운 기억 괴로운 마음 [gwe.ro.un ˈgi.ʌg gwe.ro.un ˈma.ɯm]

Ricordi dolorosi, un cuore sofferente

그래 다 버린 거라고 [gɯ.rɛ da ˈbʌ.rin ˈk͈ʌ.ra.go]

Sì, pensavo di averli buttati via tutti

믿었지만 조각난 꿈 [mi.dʌt.tɕʰi.man ˈdʑo.gak.nan ˈk͈um]

Ma è un sogno in frantumi

(Pre-Chorus)

Oh pretty lie

먼 곳에 가도 [mʌn ˈgo.sɛ ˈga.do]

Anche se vado in un posto lontano

다 괜찮아지지 않아 [da ˈgwen.tɕʰa.na.dʑi.dʑi ˈan.na]

Non andrà tutto bene

괴로운 건 다시 나를 따라와 [gwe.ro.un ˈgɔn ˈda.ɕi ˈna.rɯl ˈt͈a.ra.wa]

I problemi mi seguono di nuovo

(Chorus)

돌아온 이곳은 [do.ra.on ˈi.go.sɯn]

Questo posto dove sono tornato

날 반기는 reality blue [nal ˈban.gi.nɯn reality blue]

Mi dà il benvenuto in una "reality blue" (realtà triste)

변함없는 공기가 [byʌn.ham.ʌp.snɯn ˈgoŋ.gi.ga]

L'aria immutabile

텅 빈 나를 비웃네 [tʰʌŋ bin ˈna.rɯl ˈbi.ut.nɛ]

Si fa beffe di me, che sono vuota

(Outro)

변함없는 공기가 [byʌn.ham.ʌp.snɯn ˈgoŋ.gi.ga]

L'aria immutabile

텅 빈 나를 비웃네 [tʰʌŋ bin ˈna.rɯl ˈbi.ut.nɛ]

Si fa beffe di me, che sono vuota

나를 비웃네 [ˈna.rɯl ˈbi.ut.nɛ]

Si fa beffe di me


2. Senso generale della canzone

"Reality Blue" di Stella Jang parla della disillusione che si prova quando si cerca di sfuggire ai propri problemi viaggiando o cambiando ambiente. La protagonista parte con la speranza che un nuovo luogo possa guarire le sue sofferenze ("먼 곳에 가면 다 괜찮아질 거라고" - "se vado in un posto lontano, tutto andrà bene"), credendo di poter lasciare dietro di sé i ricordi e i dolori.

Tuttavia, al suo ritorno, si rende conto che la sua realtà non è cambiata affatto. Il luogo che l'ha vista partire e che ora la vede tornare è "immutabile" e la sua malinconia (la "reality blue") è ancora lì ad accoglierla. Il viaggio non ha risolto nulla, perché i problemi non erano nel luogo, ma dentro di lei. L'ultima strofa ("괴로운 건 다시 나를 따라와" - "i problemi mi seguono di nuovo") riassume perfettamente questo concetto, sottolineando l'amara verità: non si può scappare da se stessi e dalla propria realtà interiore.


3. Aspetti grammaticali e pattern interessanti

  1. -지 (-dʑi): Questo suffisso verbale appare spesso nel testo (e.g., 알고 있었지, 싶었지, 참았지). Aggiunto a una forma verbale al passato, indica un'affermazione che il parlante sa già o un'esperienza passata di cui è certo. È spesso usato in contesti narrativi o in frasi che esprimono una sorta di rassegnazione o consapevolezza.

  2. -어야만 하다 (-ʌ.jʌ.man ha.da): Nel verso "떠나야만 해" (ora devo andarmene), la combinazione del suffisso -아야/어야 (-a.ja/ʌ.jʌ), che esprime un'obbligazione ("devo fare"), con il rafforzativo -만 (-man) (che significa "solo, solamente") crea un'espressione molto forte di necessità e urgenza. La protagonista sente di dover per forza partire.

  3. -ㄹ/을 거야 (-l/ɯl k͈ʌ.ja): Usato in "좋아질 거야" (andrà meglio), questo finale verbale indica un'intenzione, una supposizione o una promessa. È una forma colloquiale e rassicurante, tipica del linguaggio parlato, ed è un'ottima dimostrazione di come la musica K-pop spesso utilizzi un registro casuale piuttosto che formale1.

  4. -ㄹ/을 거라고 (-l/ɯl k͈ʌ.ra.go): Presente in "괜찮아질 거라고" (che andrà tutto bene), questa forma è la citazione indiretta di un futuro. Si usa per riportare ciò che qualcun altro ha detto, in questo caso le "belle bugie" del pre-coro.

  5. -ㄴ/는 것 (-n/nɯn gɔt): In "괴로운 건" (괴로운 것 - la cosa dolorosa/i problemi), il suffisso -ㄴ è aggiunto a un aggettivo per nominalizzarlo, trasformandolo in un nome che significa "ciò che è..." o "la cosa che...". È una struttura comune per trasformare aggettivi e verbi in sostantivi.

  6. -았/었더라 (-at/ʌt.tʌ.ra): Nel verso "정말 좋더라고", il suffisso -더라 (-dʌ.ra) è usato per esprimere un'esperienza o una scoperta personale fatta nel passato. Si usa quando si racconta qualcosa che si è percepito o vissuto direttamente.

  7. -는 것 처럼 (-nɯn gɔt tɕʰʌ.rʌm): Nel verso "꿈처럼" (come un sogno), il suffisso -처럼 (-tɕʰʌ.rʌm) si aggiunge a un nome per indicare una similitudine ("come..."). È una forma molto usata per creare metafore.


4. Analisi grammaticale e sintattica dettagliata

  • 이미 (imi): Avverbio, "già".

  • 알고 있었지 (algo isseot-ji): Dal verbo 알다 (alda - sapere). 알다 (sapere) + 고 있다 (go it-da - stare facendo) + 았/었 (at/eot - suffisso del passato) + 지 (ji - rafforzativo/colloquiale). "Stavo già sapendo" o "lo sapevo già".

  • 이곳을 (igoseul): 이 (i - questo) + 곳 (got - posto) + 을 (eul - marcatore di oggetto). "Questo posto".

  • 벗어나야 해 (beoseonaya hae): 벗어나다 (beoseonada - fuggire) + 아야/어야 (aya/eoya - suffisso di obbligo) + 해 (hae - forma colloquiale di 하다 - fare). "Devo fuggire".

  • 도망치고 (domangchigo): 도망치다 (domangchida - scappare) + 고 (go - congiunzione che unisce verbi). "Scappare e...".

  • 싶었지 (sippeot-ji): Dal verbo 싶다 (sip-da - volere). 싶다 (volere) + 었 (eot - passato) + 지 (ji - rafforzativo). "Volevo".

  • 나는 (naneun): 나 (na - io) + 는 (neun - marcatore di tema). "Quanto a me".

  • 어디로든 (eodirodeun): 어디 (eodi - dove) + 로 (ro - marcatore di direzione "verso") + 든 (deun - suffisso che indica "o", "qualsiasi cosa"). "Verso qualsiasi luogo", "ovunque".

  • 오래도록 (oraedorok): 오래 (orae - a lungo) + 도록 (dorok - suffisso che indica la durata o il limite di un'azione). "Per molto tempo".

  • 참았지 (chamat-ji): Dal verbo 참다 (chamda - sopportare). 참다 (sopportare) + 았 (at - passato) + 지 (ji - rafforzativo). "Ho sopportato".

  • 이제는 (ijeneun): 이제 (ije - ora) + 는 (neun - marcatore di tema). "Quanto a ora".

  • 떠나야만 해 (tteonayaman hae): 떠나다 (tteonada - partire) + 아야/어야만 (ayaman/eoyaman - obbligo rafforzato) + 해 (hae - forma colloquiale di 하다 - fare). "Devo per forza andarmene".

  • 모두 (modu): Pronome/avverbio, "tutti".

  • 내게 (naege): 나 (na - io) + 에게 (ege - marcatore di destinatario "a"). "A me".

  • 그랬지 (geuraet-ji): Dal verbo 그렇다 (geureota - essere così). 그렇다 + 었 (eot - passato) + 지 (ji - rafforzativo). "Hanno detto così".

  • 다녀오면 (danyeoomyeon): 다녀오다 (danyeo-oda - "andare e tornare"). 다니다 (danida - andare regolarmente) + 오다 (oda - venire). Si usa per indicare un'andata e ritorno. + 면 (myeon - suffisso di condizione "se"). "Se si va e si torna".

  • 좋아질 거야 (joajil kkeoya): 좋아지다 (joajida - migliorare) + ㄹ (l - futuro) + 거야 (kkeoya - forma colloquiale di 것 + 이야, "sarà una cosa..."). "Sarà una cosa che migliorerà", "andrà meglio".

  • 먼 (meon): Aggettivo, "lontano".

  • 곳에 (gose): 곳 (got - posto) + 에 (e - marcatore di luogo "in"). "In un posto".

  • 가면 (gamyeon): 가다 (gada - andare) + 면 (myeon - suffisso di condizione "se"). "Se si va".

  • 다 (da): Avverbio, "tutto".

  • 괜찮아질 거라고 (gwaenchanajil kkeorago): 괜찮아지다 (gwaenchanajida - stare bene) + ㄹ 거라고 (l kkeorago - citazione indiretta del futuro). "Che andrà tutto bene".

  • 괴로운 건 (goeroun geon): 괴롭다 (goeropda - essere doloroso) + ㄴ (n - nominalizzazione) + 것 (geot - cosa) + 은 (eun - marcatore di tema). "La cosa dolorosa/il problema".

  • 두고 오면 (dugo omyeon): 두고 오다 (dugo oda - lasciare e venire). 두다 (duda - lasciare) + 오다 (oda - venire) + 면 (myeon - se). "Se lo si lascia e si viene".

  • 된다고 (doendago): 되다 (doeda - diventare, andare bene) + ㄴ다고 (ndago - citazione indiretta di un presente). "Che andrà bene".

  • 돌아온 (doraon): 돌아오다 (dora-oda - tornare) + ㄴ (n - suffisso del participio passato). "Che è tornato".

  • 이곳은 (igoseun): 이곳 (igot - questo posto) + 은 (eun - marcatore di tema). "Quanto a questo posto...".

  • 날 (nal): 나 (na - io) + 를 (reul - marcatore di oggetto). "Me".

  • 반기는 (bangineun): 반기다 (bangida - dare il benvenuto) + 는 (neun - suffisso del participio presente). "Che dà il benvenuto".

  • reality blue: Parola mista inglese e coreano.

  • 변함없는 (byeonhameomneun): 변함없다 (byeonhameopda - essere immutabile). 변함 (byeonham - cambiamento) + 없다 (eopda - non esistere). + 는 (neun - nominalizzazione/participio). "Che non ha cambiamenti", "immutabile".

  • 공기가 (gong-giga): 공기 (gong-gi - aria) + 가 (ga - marcatore di soggetto). "L'aria".

  • 텅 빈 (teong bin): 텅 (teong - onomatopea per il vuoto) + 비다 (bida - essere vuoto) + ㄴ (n - suffisso del participio passato). "Completamente vuoto".

  • 나를 (nareul): 나 (na - io) + 를 (reul - marcatore di oggetto). "Me".

  • 비웃네 (biusne): 비웃다 (biutda - farsi beffe) + 네 (ne - suffisso esclamativo). "Si fa beffe di me!".

  • 새로운 (saeroun): 새롭다 (saeropda - essere nuovo) + 운 (un - nominalizzazione/participio). "Nuovo".

  • 풍경 (punggyeong): Sostantivo, "paesaggio".

  • 거리 (geori): Sostantivo, "strada".

  • 그래 (geurae): Avverbio, "sì", "esatto".

  • 다 (da): Avverbio, "tutto".

  • 정말 (jeongmal): Avverbio, "davvero".

  • 좋더라고 (jotdeorago): 좋다 (jota - essere bello/buono) + 더라 (deora - suffisso di esperienza personale passata) + 고 (go - congiunzione). "Era davvero bello e..."

  • 끝나지 않을 (kkeunnaji aneul): 끝나다 (kkeunnada - finire) + 지 않다 (ji an-ta - negazione) + ㄹ (l - futuro). "Che non finirà".

  • 달콤한 (dalkomhan): 달콤하다 (dalkomhada - essere dolce) + 한 (han - nominalizzazione/participio). "Dolce".

  • 꿈처럼 (kkumcheoreom): 꿈 (kkum - sogno) + 처럼 (cheoreom - come). "Come un sogno".

  • 기억 (gieok): Sostantivo, "ricordo".

  • 마음 (maeum): Sostantivo, "cuore", "mente".

  • 버린 (beorin): 버리다 (beorida - buttare via) + ㄴ (n - suffisso del participio passato). "Buttato via".

  • 거라고 (georago): 것 (geot - cosa) + 이라고 (irago - citazione indiretta di un nome). "Che fosse una cosa..."

  • 믿었지만 (mideot-jiman): 믿다 (mitda - credere) + 었 (eot - passato) + 지만 (jiman - congiunzione "ma"). "Ho creduto ma...".

  • 조각난 (jogaknan): 조각나다 (jogaknada - andare in frantumi) + ㄴ (n - suffisso del participio passato). "Andato in frantumi".

  • 가도 (gado): 가다 (gada - andare) + 도 (do - anche). "Anche se vado".

  • 괜찮아지지 않아 (gwaenchanajiji ana): 괜찮아지다 (gwaenchanajida - stare bene) + 지 않다 (ji an-ta - negazione). "Non sta bene".

  • 다시 (dasi): Avverbio, "di nuovo".

  • 따라와 (ttarawa): 따라오다 (ttara-oda - seguire) + 아/어 (a/eo - forma colloquiale). "Mi segue".


5. Aspetti culturali

Il concetto di "viaggio come fuga" è universale, ma in Corea del Sud assume una valenza particolare. Molti giovani coreani affrontano una vita scolastica e lavorativa estremamente competitiva e stressante. Il viaggio all'estero, che sia per turismo o per un periodo di studio/lavoro, è spesso visto come una valvola di sfogo, un'occasione per "ricaricarsi" e sfuggire momentaneamente alle pressioni sociali. La canzone di Stella Jang mette in discussione questa idea, suggerendo che la fuga geografica non risolve i problemi personali e che, al ritorno, la realtà (la "reality blue") è ancora lì, immutabile. È un messaggio che riflette la profonda introspezione e la disillusione che può nascere quando le aspettative di una soluzione esterna non vengono soddisfatte.

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