Laura vs. Yerin vs. Paola (Aguas)

Fra queste tre "ragazze" ovviamente vince Laura, che gioca in casa, con quello che è considerato il vero inno nazionale brasiliano. Spiace per le altre due, eccellenze nel loro campo però :) 


 Yerin

Laura 

Paola


video accordi 


É pau, é pedra, é o fim do caminho
É um resto de toco, é um pouco sozinho
É um caco de vidro, é a vida, é o sol
É a noite, é a morte, é um laço, é o anzol
É peroba no campo, é o nó da madeira
Caingá candeia, é o matita-pereira

É legno, é pietra, é la fine della strada
É un resto di tronco, é (qualcuno) un po' solo
É un pezzo di vetro, é la vita, é il sole
É la notte, é la morte, é un laccio, é l'amo
É un albero (1) in un campo, é il nodo del legno,
Caingá candela, é il Matita-Pereira (2)(3)

É madeira de vento, tombo da ribanceira
É o mistério profundo, é o queira ou não queira
É o vento ventando, é o fim da ladeira
É a viga, é o vão, festa da cumeeira
É a chuva chovendo, é conversa ribeira
Das águas de março, é o fim da canseira

É flauto, tuffo dalla sponda del fiume
É il profondo mistero, è il volere o non volere
É il vento che soffia, è la fine della discesa,
É la trave, il vuoto, la festa del tetto (4)
É la pioggia che cade, l'incontro con il ruscello (5)
Delle piogge di marzo, é la fine della fatica

É o pé, é o chão, é a marcha estradeira
Passarinho na mão, pedra de atiradeira
É uma ave no céu, é uma ave no chão
É um regato, é uma fonte, é um pedaço de pão
É o fundo do poço, é o fim do caminho
No rosto um desgosto, é um pouco sozinho

É il piede, é il suolo, è la marcia forzata,
Uccellino nella mano, sasso lanciato con la fionda
E' un uccello in cielo, è un uccello a terra,
E' un ruscello, è una fonte, è un pezzo di pane
E' il fondo del pozzo, é la fine della strada,
Sul viso il disgusto, é (qualcuno) un po' solo

É um estepe, é um prego, é uma conta, é um conto
É um pingo pingando, é uma conta, é um ponto
É um peixe, é um gesto, é uma prata brilhando
É a luz da manha, é o tijolo chegando
É a lenha, é o dia, é o fim da picada
É a garrafa de cana, o estilhaço na estrada
É o projeto da casa, é o corpo na cama
É o carro enguiçado, é a lama, é a lama
É um passo, é uma ponte, é um sapo, é uma rã
É um resto de mato na luz da manhã
São as águas de março fechando o verão
É a promessa de vida no teu coração

É una spina, é un chiodo, è una punta, é un punto,
É una goccia che cade, è un conto, è un racconto
É un pesce é un gesto, è argento che brilla
É la luce del mattino, é il mattone che arriva
É un falò, é il giorno, é il punto finale,
É una bottiglia di liquore (6), una fenditura nella strada (7)
É il progetto della casa, é il corpo nel letto,
É la macchina bloccata, é il fango, é il fango
É un passo, é un ponte, è un rospo, é una rana,
É un po' di erbacce nella luce del mattino (8)
Sono le piogge di marzo che chiudono l'estate, (9)
É la promessa di vita nel tuo cuore

É uma cobra, é um pau, é João, é José
É um espinho na mão, é um corte no pé
São as águas de março fechando o verão
É a promessa de vida no teu coração

É un serpente (10), é un bastone, é João, é José,
É un taglio nella mano, é una ferita nel piede
Sono le piogge di marzo che chiudono l'estate,
É la promessa di vita nel tuo cuore

É pau, é pedra, é o fim do caminho
É um resto de toco, é um pouco sozinho
É um passo, é uma ponte, é um sapo, é uma rã

É legno, é pietra, é la fine della strada
É un resto di tronco, é (qualcuno) un po' solo
É un passo, é un ponte, è un rospo, é una rana,

É um belo horizonte, é uma febre terçã
São as águas de março fechando o verão
É a promessa de vida no teu coração
É pau, é pedra, é o fim do caminho
É um resto de toco, é um pouco sozinho
É pau, é pedra, é o fim do caminho
É um resto de toco, é um pouco sozinho

É un bell'orizzonte, é una febbre terzana
Sono le piogge di marzo che chiudono l'estate,
É la promessa di vita nel tuo cuore
É legno, é pietra, é la fine della strada
É un resto di tronco, é (qualcuno) un po' solo
É legno, é pietra, é la fine della strada
É un resto di tronco, é (qualcuno) un po' solo


Note

(1)

Peroba: nome generico per alberi da legname.

(2)

Caingá: popolazione di indios appartenenti alla stirpe tupi-guarani, localizzati nel Sud-Est del Mato Grosso. Quindi "Caingá candela" potrebbe significare "la candela per gli indios".

(3)

Matita Periera oppure Saci-Pererê: personaggio popolare brasiliano. Descritto come un negretto dispettoso con una gamba sola, con un cappuccio rosso in testa e una pipa in bocca, è un folletto che si diverte a spaventare uomini e animali, fare dispetti, nascondere oggetti ("non si trova più, l'avrà nascosto Matita Periera..").

(4)

Festa da cumeeira: la cumeeira è la sommità della casa; come avviene e avveniva anche in Italia il momento in cui si raggiunge il tetto durante la costruzione di una casa viene festeggiato. In Brasile si aggiungono riti vari per proteggere la casa e i suoi abitanti dagli spiriti del male.

(5)

Sarebbe "il conversare con il ruscello".

(6)

Canna ovvero cachaça, il liquore ottenuto dalla canna da zucchero, uno dei distillati di più ampio uso in Brasile.

(7)

Con il termine mato si indica l'erbaccia, la malerba che infesta i campi. Difficile associarla alla immagine poetica della luce del mattino.

(8)

La espressione "estilhaço na estrada"  potrebbe anche alludere a un lampo che cade sulla strada.

(9)

In Brasile, emisfero Sud, il mese di marzo annuncia l'autunno, e non la primavera, e chiude l'estate. A Rio de Janeiro è un mese molto piovoso e tutta la simbologia è inversa a quella che possiamo attribuire noi a questo mese di passaggio ("le pioggereline di marzo" del poeta Angiolo Silvio Novaro, il preferito delle antologie scolastiche per bambini dei tempi andati).

(10)

Il termine cobra in portoghese significa semplicemente "serpente". Nel resto del mondo individua uno dei serpenti più noti, il cobra, abbreviazione del primo nome attribuito al rettile, cobra-de-capelo (serpente con il cappuccio). In questo verso l'assonanza è tra l'inerte bastone e il serpente che fermo e rigido può sembrare un bastone. Da notare che in Brasile è piuttosto noto il "cobra coral" un tipo di serpente di piccola taglia (quindi scambiabile con un bastone) molto colorato, che ha la caratteristica inquietante di avere due varianti: velenosa (verdadeira) o innocua (falsa). A questo serpente è dedicata anche una celebre canzone di Caetano Veloso: Cobra coral.



Tom (Jobim) scrisse "Le piogge di marzo" nella piccola fattoria di famiglia a Poço Fundo, nello stato di Rio de Janeiro, nel marzo del 1972. La proprietà era oggetto di lavori di ristrutturazione, che consistevano essenzialmente nel rafforzamento di un muro. Pioveva molto, e la stradina che conduceva alla fattoria era coperta di fango. In questo ambiente di lavori manuali, fango e pioggia, Tom scrisse i versi della canzone.
Nella presentazione che accompagnava la prima stampa del brano, lanciata in un articolo della rivista "O Pasquim" nel 1972, Tom dice che era stato ispirato dai versi iniziali della poesia di Olavo Bilac "Il cacciatore di smeraldi":
"Era marzo, alla fine delle piogge, quasi all'entrata dell'autunno, quando la terra, nel suo stato sofferente, beve a lungo l'acqua ..."



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